mercoledì 30 aprile 2008

Sabato 3 Maggio 2008

Asunen Romalen
Sentiteci gente


Insieme per riflettere, progettare, costruire
Rom e non rom si incontrano per definire modalità e forme di partecipazione politica e sociale sul fare collettivo.


Programma
Auditorium di Scampia
Viale della Resistenza, Napoli
Ore 15.30 Incontro pubblico
“Come possono gruppi con specificità diverse costruire strategie di azione comune, con coerenza e chiarezza di metodo, di obiettivi e di senso?”.
Intervengono: Nazzareno Guarnieri (Abruzzo), Demir Mustafà (Toscana), il gruppo Asunen Romalen (Scampia).

Ore 19.00 Incursioni teatrali

“Drom” per la prima volta su un palco rom giovani e non di Scampia provano a raccontarsi attraverso il teatro. Regia di: Smavovic Niad (Nino)
“La leggenda di S. Giorgio” con Rosario Esposito La Rossa, Tonino Stornaiuolo, Francesca De Siervo, Imma Nunziata, Mena Esposito La Rossa, Lena Stornaiuolo, Salvatore De Siervo, Antonio Esposito La Rossa, Simone Sacchettino.

A seguire cena della convivialità

Ore 21.30 Contaminazioni musicali

Orchestra rom “la Banda di Dusko” e i gruppi rap/hip-hop Rocaluce e Arancia Meccanica.

Incursioni sonore della Malamurga - Roma, in questi giorni a Scampia per realizzare laboratori di danza e musica con i giovani della città.
Organizzazione: Comitato spazio pubblico
In collaborazione con: Comitato cittadino pro Rom di Napoli, Osservazione, Punta Corsara

Si ringraziano: Maurizio Braucci, Maurizio Lupinelli, Andrea Saggiomo, Anna Tranchini, Comitato Rom e Sinti insieme, 8° Municipalità dl Comune di Napoli, Mario Farina “Casti”, Ass. Visione Globale, Cooperativa l’Uomo e il Legno, Romsinti@politica, Amalipè romanò, Donne in nero, Casa Arcobaleno.

Per info e contatti: Gruppo Asunen romalen / chi rom e…chi no, tel. 3476856515 / 3382973937

sabato 26 aprile 2008

Documento comitato aprile 2008

Il Comitato Spazio Pubblico composto dalle diverse anime, decide di avere una funzione: propositiva, di indirizzo e di azione politica e sociale per quanto riguarda le politiche locali e nazionali sugli spazi pubblici e in generale sulla vivibilità pubblica della propria città.
La forza del comitato spazio pubblico, dipende dalla capacità che avranno le singole parti di questo gruppo a convogliare le singole iniziative all’interno dell’azione generale del comitato, trasformando le singole azioni, in obiettivi generali appartenenti ad un gruppo allargato.
Principio fondante del comitato spazio pubblico è mantenere alta l’attenzione su questioni di interesse generale, che riguardano gli spazi pubblici e in generale i luoghi- non luoghi della città di Napoli.
Innanzitutto il comitato parte: 1) dalla definizione di ciò che si percepisce come spazio pubblico, individuando tali luoghi, come quegli spazi che riguardano direttamente o indirettamente la generalità delle persone, anziani/e, adulti/e, giovani e bambini/e, ma che, per ragioni diverse sono sottratti ad un utilizzo legato al vivere quotidiano. 2) Strettamente legata alla possibilità di vivere gli spazi, c’è la necessità per il comitato spazio pubblico di individuare azioni e pianificare interventi realizzati in autonomia e/o sollecitati alla pubblica amministrazione, in grado di creare le condizioni possibili affinché le persone possano vivere la propria città, usufruendo di strade, piazze, luoghi d’incontro creati e trasformati a misura delle esigenze e dei desideri (ce lo si augurerebbe, in questo secondo caso) della collettività.
Da qui, il rifiuto totale della logica dei GRANDI EVENTI, - tanto cari alle nostre amministrazioni e organizzazioni deputate a fare cultura, - in cui le persone sono chiamate a consumare le esperienze, piuttosto che partecipare alla loro costruzione diretta.
Il comitato spazio pubblico è partito inizialmente da Scampia, con l’organizzazione in settembre, delle giornate dal titolo : “OPLA’ FACCIAMOCI SPAZIO” in collaborazione con la parata Par Tot di Bologna, tre giorni di laboratori aperti, spazi informativi, e l’organizzazione di un’ assemblea cittadina in cui riflettere, proporre e costruire a partire da azioni concrete, la trasformazione degli spazi pubblici.
Successivamente l’immediata esigenza, di allargare la condivisione delle pratiche e degli obiettivi che il comitato si era dato, con il resto della città, in novembre, l’ organizzazione al centro sociale Damm (Diego Armando Maradona Montesanto) del quartiere Montesanto, di un incontro pubblico sugli spazi e la loro vivibilità, da cui sono emerse diverse proposte interessanti tra cui, la possibile redazione di un Libro Bianco sugli spazi pubblici, in cui far convergere inchieste sociali e ricerche azioni partecipate, sul tema in questione.

La tematica affrontata dal comitato è di grande interesse generale, per cui sin da subito si è avvertita la possibilità e la necessità di condividere e confrontarsi a livello nazionale con singoli, gruppi, scuole e altro, interessati e necessitati nei loro percorsi di vita a partecipare consapevolmente alla trasformazione degli spazi e delle città, in luoghi ospitali e di possibile vivibilità.

Le azioni organizzate dal comitato spazio pubblico da settembre ‘08 hanno riguardato:
- la manifestazione “Opla’ Facciamo Spazio”in settembre, in collaborazione con la parata Par Tot di Bologna;
- la giornata al campo rom di Scampia, “Oplà la Città in Campo”, con pranzo organizzato da Nino e dalla comunità rom, in occasione della presentazione del mensile Monitor in dicembre;
- la partecipazione allargata di vari gruppi nazionali al Carnevale del Gridas in febbraio;

Prossime azioni in cantiere legate alla trasformazioni dei luoghi :
- una giornata in maggio, il giorno 3/05/08, organizzata all’Auditorium di Scampia, in cui sostenere l’azione della comunità rom di Scampia, diretta alla riflessione e all’individuazione delle forme possibili di partecipazione alla vita politica e sociale della città;
- la costruzione di un campetto di calcio e di un parco giochi didattico, nello spazio vicino alla baracca scola giungla, nel campo rom, del gruppo chi rom e…chi no;
- le azioni legate al centro territoriale mammut per la liberazione/recupero della piazza dei grandi eventi di Scampia.
Le azioni su cui far convergere le diverse forze e potenzialità comuni, come dall’ultimo incontro del comitato spazio pubblico in marzo, devono porsi come obiettivo la trasformazione dei luoghi in spazi della socialità quotidiana, unitamente alla sollecitazione e alla rivendicazione delle azioni che la pubblica amministrazione ha il dovere di porre in essere. Importante in questo percorso è l’utilizzo di due strumenti fondamentali:
- la comunicazione, come mezzo per raccontare e fare memoria di ciò che accade, per entrare in relazione con le persone;
- la costruzione di azioni trasformative : da qui l’individuazione di 1 o più percorsi di grande impatto evolutivo, in far convergere le azioni collettive ( parco didattico, arredo urbano nella villa comunale, e nella piazza dei grandi eventi ecc…);
- il collegamento delle singole azioni, ad iniziative dimostrative e indicative dei modi e delle azioni collettive possibili.

Napoli, 15 aprile ‘08

Il carnevale di quartiere a Scampìa

Anche quest’anno il GRIDAS ha promosso il carnevale di quartiere a Scampìa. Il corteo di carnevale è arrivato al termine di circa un mese di laboratori creativi per la costruzione di maschere e carri a tema con materiali di risulta e riciclati. Titolo-argomento di quest'anno è stato “ACCORDI e RIFIUTI ovvero INFERNI e PARADISI FISCALI”. L'allusione è ad accordi, intese, inciuci vari che, come ormai è prassi bipartisan, avvengono sulla testa dei cittadini. E poi i rifiuti, 'a munnezza, emergenza eterna, ma anche il coraggio di opporsi di chi si sveglia dalla propria sonnolenza quotidiana e si allea, si accorda, questa volta dal basso, per proporre nuove soluzioni condivise e spesso molto più "semplici" di quelle imposte da chi ha alle spalle loschi interessi personali da mantenere. A "impersonare" questi concetti, nella contrapposizione tra buono e malamente, una enorme lavatrice industriale, 'e panne spuorche se lavano in famiglia, per chi non vuol mostrare fuori la propria munnezza e si camuffa proponendosi sotto mentite spoglie; e uno stendino, per chi non ha nulla da nascondere e le decisioni, le alleanze, le sceglie alla luce del sole perché cerca consenso e fa l'interesse di tutti anziché il proprio.
E poi il mastodontico carro della munnezza, per un problema che non si può più scavalcare...nel senso letterario del termine! Un camion della raccolta dei rifiuti nella nuova versione-carroarmato, a sottolineare la militarizzazione della questione e l'imposizione, ancora una volta, di decisioni non condivise e stabilite a tavolino da pochi "eletti" che nulla hanno da perdere e tanto da guadagnare dall'affare munnezza. Approccio al problema, questo, che si lascia dietro solo una scia di balle (ecoballe?) molto simili alla merda, perché dentro c'è di tutto, ma che potevano essere fonte di ricchezza per chi avesse voluto, più che saputo, utilizzarle: il riciclaggio, il re-impiego dei materiali di scarto, come da anni e anni ci ostiniamo a ripetere e a indicare come unica via alla distruzione totale, potrebbero farci uscire a testa alta da questa eterna emergenza. Allora sull'ecoballa, in precario equilibrio, come precari sono tutti coloro su cui piovono decisioni nefaste, si barcamena uno scarabeo Stercorario, che dalla merda sa trarre sostentamento e che dall'ecoballa saprebbe trarre un enorme profitto, non triturando né incenerendo materiali indifferenziati bensì, a monte, riducendo gli sprechi e poi riutilizzando e riciclando i “rifiuti”.
Non è un caso che la lavatrice alloggia su un cumulo di fustini: prodotti per la pulizia, o meglio, il nascondimento, delle vere facce della medaglia "politica a tolleranza zero" che sono anche allusione alla quantità immane di "imballaggi" e scarti delle produzioni industriali. Sullo stendino, invece, economico e funzionale, perché sfrutta l'interminabile energia solare e non produce scarti, alloggiano a mo' di panni, le bandiere dei vari movimenti dal basso, che si oppongono, con proposte condivise, alle logiche imposte dai potenti di turno.
Movimenti cittadini, quasi sempre nati spontaneamente e che prendono via via consenso proprio per la valenza e la forza delle proprie azioni-proposte: ci sono i movimenti NO TAV (contro l'alta velocità che, come rappresentammo nel 2006, lascia appesi i pendolari), NO DAL MOLIN (che resistono contro la nuova base americana a Vicenza), i vari comitati cittadini per l'acqua pubblica, per un ciclo a rifiuti zero, contro il ritorno al nucleare, ma anche esperienze dal basso che, con l'unione di tanti, riescono a resistere alla logica del profitto: il commercio equo e solidale, il circuito delle produzioni dal basso, le TV di strada e accessibili a tutti (esempio tra tutte la napoletana insu^tv e Arcoiris.tv), noi stessi, il GRIDAS, i disoccupati organizzati e poi i cartelli, gli striscioni delle varie proteste inascoltate ma che hanno la loro forza nella coerenza e perseveranza e che, ci piace pensare, prima o poi la spunteranno! A benedire il tutto, il “nostro” San Ghetto Martire, protettore delle periferie con la sua scia di ex-voto. Immancabile, anche quest'anno, il carro creato dall'associazione "Chi rom e...chi no" che, con 45 ragazzini, nella nuovissima baracca “scola jungla” del Campo Rom di Scampìa, ha preparato un treno di bambini che porta il mondo in salvo, recuperandone le cose buone e lasciando a terra quelle brutte.
Il Maestro Gianni Tarricone, ispirato dal lezzo della munnezza, quest'anno ha dato il meglio di sé con la parodia 2008 che accompagnerà il corteo e già "allieta" le varie proteste per una gestione più razionale della questione rifiuti: «'O paese d''a munnezza» è già in vetta alle classifiche del rione! Estrema sintesi di tutto il problema, cause e soluzioni incluse: della serie dobbiamo fare tutto noi! Ma i Politici dove sono??
E ancora: i sacchetti-volanti degli Scout, ‘e galli ‘ncopp’ ‘a munnezza, il bruco della ludoteca, le maschere dei miti africani del progetto Mammut, la difesa della biodiversità, e tanto altro ancora. Ha chiuso il corteo il consueto falò dove, allegoricamente, sono bruciati i simboli negativi per far trionfare i positivi: in questo caso i movimenti, la gente che si organizza e comincia a proporre soluzioni e a opporsi a anni e anni di soprusi e imposizioni ingiuste e poi il riciclaggio, unica via che ci eviterà di soccombere travolti dalla munnezza che ci circonda (dall'alto e dal basso).
Hanno partecipato al corteo: GRIDAS, Circolo Legambiente “La Gru”, Scuola di Pace, associazione “Chi rom e…chi no”, Centro Territoriale Mammut, Ludoteca “Vulimme pazzia’” di Secondigliano, classi delle scuole del quartiere (5°, 10°, 28° e 58° Circolo, s.m. “Carlo Levi”), l’Agesci-Napoli 14, il Mov. Disoccupati Scampìa, una delegazione della s.m.“Michelangelo” di Bagnoli, le “Sentinelle del territorio” del L. S. Brunelleschi di Afragola, una rappresentanza dei Centri di Cultura Popolare di Caivano e Afragola,….
Il Carnevale di Scampìa è gemellato con il Carnevale del quatriere Pigneto/Prenestino di Roma: il 10° Circo Prenestino: la Malamurga si è sdoppiata per essere anche quest’anno a Scampìa!
Direttamente da Bologna: l’associazione Oltre, la Banda Roncati, il Network Parata ParTot, l’Hard Coro “De Marchi” e l’associazione “Il Camaleonte nel Rusco” sotto forma di imprenditori del Nord che portano al Sud i propri rifiuti tossici. E, ancora, dalle Marche, una rappresentanza della comunità “Casa dei Mattoni” di Monteleone di Fermo (AP).